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OGGETTI ESPOSTI NEL MUSEO VALDIMAGNINO


Alleghiamo nelle 3 pagine dedicate, alcuni oggetti esposti nel Museo Valdimagnino.

Per la loro originalità e provenienza dalle soffitte degli abitanti, sono una rara testimonianza della dura vita della valle Imagna.



Serra collo per effettuare il salasso del sangue sul bestiame. (1)


Porta bisacce? serviva per fissarle al dorso del mulo. (2)


Attacca panni contadino con il cappello di Pierino. (3)


Forbice tosapecore. La usava il pastore periodicamente le pecore. (4)


Cardatore. Strumento per cardare la lana. (5)


Cardatore dettaglio. Si usavano due elementi contrapposti. (6)


Non è un porta cote per affilare la falce..cosa mai sarà?? (7)


Pinza per innestare la vite e gli alberi da frutto. (8)


Macchina per la produzione del gelato. (9)


Trincia foglie, per sminuzzare le foglie del gelso per il baco da seta. (10)


Forma per produrre lo strachì - Donato dalla Cooperativa di Corna. (11)


Asse con gli steli vegetali per scolare il latticello degli strachì. (12)


Bulgia, bidone a spalla per portare il latte dagli alpeggi. (13)


Campanacci per segnalare la presenza delle mucche al pascolo. (14)


Seggiolino da mungitore. Veniva legato in vita per facilitare la mungitura. (15)


Zoccoli in legno ferrati. Si portavano tutto l'anno. (16)


Zoccolo di bambino - Trovato in una muratura a secco (portafortuna?). (17)


Raganella - In chiesa a Pasqua, quando le campane erano legate. (18)


Levastivali. Teneva fisso lo stivale mentre lo si sfilava. (19)


Cavicchio per la semina. Gran lusso, produzione Cesarino. (20)


Pinocchio a legno grezzo. Produzione Mauro Dolci, laboratorio Mazzoleni . (21)


Grande segaccio per il taglio dei tronchi. (22)


Schiaccia patate e castagne cotte. Si utilizzava azionando la leva. (23)


Macchina misteriosa..a cosa poteva servire?? (24)


Torcigliatrice per realizzare corde ed i  vegetali da utilizzare nei materassi. (25)


Scaldino, veniva inserto nella monega con le braci coperte dalla cenere. (26)


Sesula per farine e cereali: è stata scolpita nel legno massiccio. (27)


Taglia fieno, trincia foglie del gelso per alimentare il baco da seta. (28)


Tagliola per catturare le volpi. Venivano cacciate per la loro pelliccia. (29)


Trappola per catturare le talpe nelle gallerie scavate sotti i prati coltivati. (30)


Particolare porta candela con sistema di regolazione. (31)


Cesto raccogli frutta (pumarula). Era montato su di una pertica. (32)


Grattugia (gratarula) . Per grattuggiare il formaggio o altro. (33)


Gabbia per grilli canterini. (34)


Tampone lisciatoio per merletti: si usava dopo avere applicato l'amido. (35)

























Fornello a petrolio per i piccoli usi di cucina. (36)


Siflì originale donato al museo dalla famiglia di Angiolini Fortunato. (37)


Macinino grande da cereali. Serviva per avere farina all'occorrenza. (38)


Trappole per topi, talpe e martore e volpi. (39)


Paiolo in rame - Elemento  raro perchè in valle fu donato il rame alla patria
durante il periodo dell'ultimo conflitto con il governo fascista. (40)






















Carrucole per la teleferica dei boscaioli. (41)


Carrucola in legno gravemente intaccata dal tarlo,  dopo il suo restauro. (42)


Mattarello per confezionare i Casonsei  in due passaggi sulla sfoglia. (43)


Pinza per la messa in piega casalinga dei capelli. (44)


Pinza taglia tubi per cavi elettrici (primo dopoguerra). (45)


Scaldaletto con coperchio per utilizzarlo anche senza la "Monega". (46)


Tagliere con mezzaluna (notare il notevole uso del legno). (47)


Sputacchiera per quando si masticava il tabacco (anche le donne). (48)


Triciclo metallico per bambino (funzionante e collaudato). (49)

























PORTACANDELA. Con la regolazione della salita candela. (50)


BRENTINA Usata per il trasporto delle graspe d'uva e vino e torchiato. (51)


Fiasco con protezione in vimini intrecciati. (51a)



























ARCOLAIO Serviva per filare la lana (in restauro). (52)


ARCOLAIO AVVOLGITORE. Con il contatore degli avvolgimenti. (53)


Carrucola in legno  esposta dopo il suo restauro. Vedi fasi operative. (54)


CHIODI FATTI A MANO. Composizioni artistiche. (55)


INCUDINE DA CALZOLAIO. Serviva per lavorare il tacco delle scarpe. (56)


























INCUDINE DA FABBRO. Vi si lavorava il ferro battuto. (57)


SALAMI A STAGIONARE. Ripresi nella ghiacciaia del maestro. (58)


Schiaccia patate.  Si itroducevano nel foro e si abbassava la leva. (59)


CHIODATURE A CALDO. Prima dell'avvento delle saldature. (60)


CHIODI FATTI A MANO. Erano di tutte le dimensioni. (61)


PORTACOTE (coder). Ogni "coder" ha la sua storia da raccontare. (62)


DOSATORE. Per realizzare le fughe in cemento. (63)


VECCHI INTERRUTTORI. Quando i cavi elettrici erano esterni (64)


LAVATRICE ECOLOGICA. Una delle prime lavatrici azionata a mano (65)


PARTATEGAME Vicino al camino serviva a sorreggere un tegame (66)


STAIO (Ster) Sextarius romano. Serviva per la misurazione dei cereali. (67)


STAIO Dettaglio della targa-doppio decalitro - la capacità veniva controllata periodicamente apponendo dei marchi punzonati o con piombini. (68)


TAGLIA PATATE. Per estrudere bastoncini di patata per poi friggerli. (69)


TOSTA ORZO Serviva a tostare l'orzo succedaneo del caffè. (70)


TRIVELLA. Trivella a mano; consentiva di realizzare grandi fori. (71)


TRIVELLA (Tenevla in bergamasco). Per eseguire fori per le scale a pioli. (72)


FERRO DA STIRO. Particolare ferro con anima in ghisa scaldata sul fuoco e poi inserita all'interno del corpo e provvedendo poi ad abbassare la chiusura frontale. (75)


STAMPO MATTONI. Veniva appoggiato sull'argilla poi azionando lo stampo a scorrmento verticale si isolava con la pressione il mattone. (76)


GERLO PICCOLO. Il gerlo era uno strumento di lavoro, veniva regalato anche ai bambini come fosse un giocattolo. (77)


GOGNA MEDIOEVALE. Ricostruita da un valente falegname; è esposta sul ballatoio del loggiato della Cà del Maestro. (78)



LAMPADA FERROVIERE. Reca sul retro lo stemma del fascio. (79)


LAMPADA DA MINIERA. Con pompa per alimentare l'ugello frontale. (80)


Lanterna da utilizzare con moschetto - Guerra 1918. (81)




























Lanterna a petrolio con forma molto originale. (82)


























Lampada da miniera ad alcool. (83)


Lanternino ad alcool con copri stoppino. (84)


Piccolissimo macinino per la carne. (85)


Mattarello per casunsei. Veniva passato sulle sfoglie nei due sensi. (86)


Misurino per il latte con capienza di mezzo litro. (87)


Mortaretto per effettuare gli scoppi durante le processioni. (88)


Pesa lettere da ufficio postale. (89)

Ramponi per salire su pali ed alberi. (90)


Ramponi da boscaiolo utilizzati per non scivolare sui tronchi. (91)





Refendina. Operavano in 2 o 4   per ricavare delle tavole dal tronco. (92)


REFENDINA Dimostrazione dell'utilizzo del segaccio, a 2 o 4 boscaioli. (92a)


Scarponi da boscaiolo con ghette (provenienza Svizzera). (93)


Sesula. Ricavata in un unico blocco di legno. (94)


Setacci. Venivano usati per separare i semi dagli infestanti, veccia ecc. (95)


Setaccio realizzato in cuoio con tutta una serie di fori concentrici. (96)

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Guida Museo Giuseppe Ghidorzi
Contatti 339 7704558 giuseppe.ghidorzi@gmailcom


Comune di Strozza - Amagno
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